giovedì 28 marzo 2013

Cinque buoni motivi per non farsi ricostruire le unghie.


L'altroieri ho rimosso la ricostruzione che avevo fatto circa un mese fa presso mia cugina, una bravissima onicotecnica che purtroppo a causa dell'esubero di queste qualifiche deve lavorare in casa. Tuttavia la sua bravura non ha impedito ch le mie unghie uscissero da questa esperienza completamente distrutte, nel senso letterale della parola. Dopo la rimozione del gel, infatti, due unghie della mano sinistra sono uscite fuori completamente spaccate, dalla punta alla radice. Un disastro, oltre che un grande dolore >.<

Stamattina riflettevo sulle motivazioni che spingono una donna a ricostruirsi le unghie. Molte lo fanno per rinvigorirle - a torto, perchè un'operazione del genere non fa altro che renderle più fragili. Molte invece lo fanno per avere un aspetto curato. A onor del vero, un'unghia ricostruita ha tutt'altro che un aspetto curato, specie dopo un paio di settimane dall'applicazione delle tips. L'unghia 'vera' cresce sotto lo strato di gel ed il risultato è davvero sciatto. Molte ovviano al problema della ricrescita con un ritocco, sempre in gel, il cosiddetto refill. Si finisce dopo un paio di mesi con le unghie pastrocchiate e soffocate da infiniti strati plasticosi.
Molte donne, infine, lo fanno per facilitare la crescita ed evitare di rosicchiare le proprie unghie. E' il mio caso, poichè fin da bambina ho sempre avuto le mani in bocca, e le unghie mangiucchiate. Nel 2010, dopo anni di smordicchiamento selvaggio, decisi di regalarmi una ricostruzione presso un centro LCN. Rimasi scioccata dall'aspetto che avevano le mie unghie. Erano doppissime, innaturali, sembravano degli artigli. Le coprii con smalti colorati e dopo un mese e mezzo le rimossi da sola con l'aiuto di una fresa. Anche in quel caso le mie unghie uscirono distrutte e mal livellate. Poi ho lasciato crescerle un po', avendone molta cura, eliminando le pellicine e abbondando di olio per cuticole. Poi, nell'ottobre 2012 a causa di alcuni problemi personali che mi portavano nervosismo, ho ripreso a soffrire di onicofagia e da lì ho ripreso l'inglorioso ciclo di smalti semipermanenti, colate e ricostruzioni.

Non ho mai avuto unghie particolarmente lunghe, né tantomeno mi piacciono, specie se colorate. Ammiro le donne capaci di avere mani molto curate con unghie lunghe ma devo ammettere che un rosso carminio su unghie lunghissime lo trovo un po' ridondante, preferisco i toni neutri.
Ad ogni modo, adesso sono da capo a dodici con le unghie rovinate, sto facendo impacchi giornalieri di latte ed olio d'oliva per rinforzarle un po' e sto usando uno smalto indurente contenente formaldeide proprio per preservarle da urti e dolori. Tuttavia, credo che ci siano un po' di miti da sfatare riguardo la ricostruzione, e che alcune verità vadano espresse.

1) Il gel fa MALISSIMO all'unghia - il gel con il quale ci ricostruiamo le unghie deriva dalla famiglia degli acrilati, caratterizzati dalla presenza di monomeri e polimeri che, sotto la luce UV del catalizzatore, si fondono dando vita all'unghia artificiale. In due parole: pura plastica, che non fa respirare la superficie ungueale. Per non parlare della sensazione di 'pesantezza' che avvertite sulle dita, quasi come un fardello. In fase di smontaggio o di limatura sembra che vi stiano togliendo il gesso dopo una frattura!

2) Le unghie finte non sono esenti da sporcizia - dopo circa una settimana dalla ricostruzione, il gel che compone l'unghia finta perde di lucidità e brillantezza e diventa 'poroso'. Lo sporco inizierà ad essere attirato come una calamita, con la differenza che non potrete semplicemente pulirlo via ma dovrete limarlo con un buffer (una lima a mattoncino), il che richiederà un enorme dispendio di tempo.

3) Il colore si opacizza e diventa spento - Una bella ricostruzione, con un colore nude o comunque molto naturale, cosa c'è di meglio? Peccato che questa situazione sia illusoria, l'acrilico non è invincibile e dopo un po' il colore perderà lucentezza, brillantezza e risulterà spento (grigiastro nei casi di unghie nude) con un risultato poco sano nonchè alquanto brutto da vedere.

4) La devastazione post-gel - già mi immagino orde di onicotecniche o pseudo tali che mi verrebbero a dire inferocite 'se la ricostruzione è fatta bene, non ci sono conseguenze!'. Per fortuna il mio blog è ancora molto di nicchia quindi questo rischio non lo correrò, Deo Gratias. La realtà è una, ovvero che le unghie dopo la rimozione della ricostruzione o della colata in gel saranno fragilissime, molli, o nei casi più sfortunati come i miei, completamente spaccate ed indebolite. La cura che non viene impiegata- o viene impiegata in proporzioni minori - durante le prime, gloriose settimane di gel fresco e nuovo, è direttamente proporzionale al lavoraccio che c'è dietro ogni 'recovery program', ovvero un programma di ripresa e rinforzamento delle vostre unghie dopo la suddetta ricostruzione. Dovrete armarvi di pazienza infinita, privarvi degli smalti colorati nelle prime settimane, fare impacchi ricostituenti e attente a non danneggiare la piccola porzione di unghia cresciuta sotto il gel-fossile. Il gioco vale la candela? Non direi.

5) L'enorme dispendio economico - Un po' come quando si fa una tinta nuova dal parrucchiere, ugualmente con le unghie ogni colata o ricostruzione è il tentativo di rimediare al pastrocchio precedente. Oggi giorno moltissime estetiste in erba si improvvisano onicotecniche (alcune dopo un corso di 2 giorni - esperienza personale, vabbeh...)  per cui potrete trovare chi vi fa una ricostruzione anche a 20 euro. Consiglio personale, diffidate da queste persone perchè o non hanno alcuna idea del lavoro che fanno, o lo fanno male, o usano prodotti scadenti e non conformi alla normativa europea di sicurezza (tipo i gel cinesi).  Di norma, una ricostruzione presso un centro specializzato ed esperto, con prodotti conosciuti e certificati vi viene sugli 80 euro circa, che se ci pensate è più di 10 euro ad unghia. Senza contare che un ritocco della ricrescita (necessario per evitare il dislivello) vi verrebbe a costare circa 20-25 euro se vi va bene. E questo va fatto OGNI MESE, MESE E MEZZO. Avete idea del dispendio economico che una cosa del genere può provocare? Non togliendo inoltre il fatto che l'onicotecnica, brava o inesperta che sia, cercherà sempre di convincervi che un'altra colata è necessaria, adducendo a motivo le vostre unghie fragili che vorrà ricoprire con altre schifezze semipermanenti, plasticose, ecc. Lasciate perdere. Curate le vostre unghie naturali con degli impacchi rinforzanti o degli smalti di qualità. Fatevi una volta al mese uno 'spa day' per le vostre unghie e cuticole, dedicandovi solo a loro con prodotti naturali come l'olio d'oliva o di mandorla (idratante e rimpolpante), latte bianco (indurente grazie al calcio contenuto), limone (anti ingiallimento nel caso siate fumatrici), bicarbonato di sodio o sale (sbiancante). Proteggete le vostre unghie con dei guanti in gomma durante le faccende domestiche e non sottoponetele a stress estremi come cambiare lo smalto ogni giorno o più volte al giorno, o applicando strass o borchiette con la colla direttamente sull 'unghia. Dopo un periodo di 'riposo' le vostre unghie saranno più forti che mai, e senza l'aiuto di gel acrilici o affini.

Cosa ne pensate? Preferite l'unghia naturale o ricostruita?

Un bacio!

Mary

venerdì 22 marzo 2013

Palette 'Vintage Vanilla' Be-Chic - review, swatches, LOTD

Questa palettina Be Chic nella colorazione 'Vintage Vanilla' mi è stata regalata dalla mia migliore amica per Natale. E' un piccolo coffret che comprende 4 ombretti ed una matita nera contenuti in questa scatolina di cartone che rimanda molto al packaging dei prodotti Benefit (chiusura calamitata, consigli all'interno sul come realizzare vari look, eccetera). Quando ho ricevuto questo regalo sono stata iperfelice, avevo sentito tanto parlare del lancio di una linea di make up della Be Chic (che personalmente conoscevo solo come marca di bijoux) e mi sarebbe piaciuto provare qualcosina, soltanto che il punto vendita più vicino a me è l'outlet Pupa del CC La Reggia (Marcianise), per cui rimandavo sempre un qualche acquisto.
 
Col senno di poi, penso che l'idea di non provare nulla sia stata o un'ottima idea o un segno del destino, perchè questa palettina per me non vale un quarto del prezzo che costa (circa 10 euro).
Ma vediamo perché:
 
La palette comprende 4 cialde abbastanza grandi (4x3cm) di 4 tonalità diverse: un bianco puro molto shimmer che secondo le istruzioni serve da illuminante, un toffee freddo, un beige carne ed un tortora violaceo molto brillantinato.
 
                   

                    
 
Il primo problema che si riscontra con questi ombretti è la polverosità. Applicarli con un pennello significa vedere cumuli di polvere svolazzante in giro per la vostra faccia. Questo ovviamente porta a prelevare più prodotto al fine di completare il look, rendendo l'applicazione poco omogenea e 'strisciata'. L'effetto è decisamente poco naturale (sembra che abbiate delle placche di ombretto sugli occhi) anche perchè i colori mancano di caratteristiche essenziali, ovvero scrivenza, pigmentazione, sfumabilità e durata. Se si preleva poco prodotto l'effetto è pressoché invisibile, se se ne preleva troppo risulta finto ed approssimativo. Con una base le cose migliorano di poco, voglio dire, una base per quanto sia di ottima qualità non fa miracoli.
 
Ecco gli swatches sulla mia mano, alla luce del sole diretta ed indiretta, senza primer.
Per correttezza devo informarvi che ho anche calcato molto la mano al fine della visibilità, quindi queste sono varie passate
 
                                                              luce naturale indiretta
 
                                                                luce naturale diretta
 
Come potete vedere i colori scrivono pochissimo, il bianco è polveroso e per i miei gusti troppo 'bianco' per essere un illuminante, preferisco gli illuminanti con base rosata o champagne, questo colore è troppo artificiale, mi sa di  posticcio. Il toffee scrive così e così, il beige carne è pressoché inutile ed il tortora violaceo, che a prima vista sembrerebbe il più bello della palette, scrive un po' meglio degli altri ma perde ogni traccia di shimmer al momento dell'applicazione.
 
La matita non è da meno, è troppo morbida e dura poco più di un'ora nella rima interna, dopodiché inizia a smaterializzarsi a tratti e poi colare. Come base per uno smokey si lavora senz'altro meglio proprio grazie alla sua morbidezza ma come rimmel sopra o dentro l'occhio è assolutamente sconsigliata.
 
tratto sfumato (sopra)
tratto netto (sotto)
 
Eccovi un look che ho provato a realizzare con questa palettina, mi è costato dosi divine di pazienza e tanto tanto tempo. E il risultato è, a mio avviso, comunque mediocre
 
 
Ho applicato prima un ombretto in crema (Painterly di MAC), poi ho sfumato sulla palpebra mobile e fissa il beige carne con dei tocchi leggeri, per uniformare e fissare la base. Sulla palpebra mobile ho applicato il color toffee e nella piega il tortora violaceo. Ho usato un pizzico di illuminante bianco nell'angolo interno dell'occhio e sotto l'arcata sopraccigliare. Ho completato il look con una riga di eyeliner (Essence Sun Club in penna) e abbondante mascara (Kiko Ultra Tech).
 
Per il resto del viso
 
-Fondotinta Minerale High Coverage di Neve  - Light Rose
- Cipria Fix and Matte Loose Powder di Essence
- Bronzer in cialda 'Chocoholic' di Neve, per un leggero contouring
- Blush in crema 'Golden' di NYX
- Rossetto 'Antique Pink' di Essence, (LE Vintage District)
 
In definitiva, non credo che comprerò altri prodotti Be Chic dopo questa esperienza. E' un vero peccato perchè ho sentito molto ben parlare della loro Crema della Buonanotte, che pare renda la pelle morbidissima e le ciglia più rimpolpate. Chissà.
 
Cosa ne pensate di questa palette? Avete provato qualcosa Be Chic?
Un bacio ed al prossimo post!
 
Mary x
 
 
 
 
 
 




giovedì 21 marzo 2013

I miei profumi preferiti: Ange ou Demon / Rose Essentielle

Non ho mai avuto una particolare predilizione per i profumi fino a un paio d'anni fa circa. Anni passati su autobus dove, di prima mattina, orde di donne e ragazzine si riempivano di profumi lasciando una scia da mal di testa mi avevano fatto desistere dall'usare qualsiasi fragranza. Ricordo che i primi anni dell'università utilizzavo un profumo alla mandorla di una marca di nome Brêve che non vedo più in giro da un po' e che era poco persistente e appena accennato. Pian piano, grazie soprattutto al mio ragazzo e i suoi regalini improvvisati (molto spesso, appunto, profumi)  ho abbandonato i profumini di nicchia per acquistare o quanto meno iniziare ad utilizzare dei profumi più conosciuti e olfattivamente 'definiti', che si sentissero ma senza rasentare l'emicrania. 
 
Il mio primo regalo fu Ange ou Demon di Givenchy, un profumo bellissimo e con un flacone ancora più bello, che ricorda un antico cristallo. La silhouette semplice ed essenziale, con il vetro sfumato dal nero al bianco ghiaccio sottolineando il contrasto tra diavolo ed angelo, ed il tappo quasi appuntito lo rendono prezioso e molto raffinato.
 
 
Nelle note di testa ci sono il cumino bianco, lo zafferano ed il mandarino, mentre nelle note di cuore l'orchidea, l'ylang-ylang ed il giglio. Le note di fondo, invece, sono caratterizzate dal muschio di quercia, la fava tonka, la vaniglia ed il palissandro brasiliano.
Olfattivamente prevale molto la vaniglia assieme alle spezie, è un profumo dolce ma deciso che quando sfuma non lascia quel sentore chimico ma resta appena accennato sulla pelle. Peccato che non sia esattamente fruibile in tutti i periodi dell'anno, io lo utilizzo prevalentemente nei mesi freddi poichè è molto persistente e potrebbe infastidire, inoltre per i mesi primaverili preferisco profumi più fioriti e leggeri (so che non è avanguardistico, ma io sono così).
 
Il mio profumo preferito durante la primavera e l'estate è Rose Essentielle di Bulgari. Un profumo fresco, fiorito e leggermente cipriato, davvero indescrivibile a parole.
Il profumo è a base di essenza di due rose, la rosa ottomana e la rosa prelude, seguite da un bouquet di gelsomino sambac, mimosa, mora selvatica e violetta. La fragranza è arricchita da legno di sandalo ed un goccio di patchouli, giusto per non restare troppo nel lezioso.
Il flacone è contraddistinto dall'eleganza e la classe senza tempo della casa Bulgari, una boccetta di vetro vagamente rétro con un  tappo che ricorda i gioielli prodotti dalla famosa famiglia greca. Quando indosso questo profumo mi sento particolarmente femminile senza esagerare, e quando  sfuma mi lascia una sensazione di freschezza e pulito veramente gradevole. Inoltre mi mette davvero di buonumore, portandomi alla mente immagini di assolati pomeriggi tardo primaverili, magari bevendo qualcosa di fresco con le amiche in un giardino.
 
Sono l'unica pazza che ha le visioni quando annusa i profumi?
Spero proprio di no!
 
Quali sono i vostri profumi preferiti?
 
Mary x

lunedì 18 marzo 2013

La mia NON wishlist

Dopo aver visto questo simpatico post sullo spazio della mia blogger preferita, Annalisa, ho scelto anche io di fare un post-tag sulla mia non wishlist, ovvero cose di cui potrei fare volentieri a meno, sebbene abbiano una eco molto forte nel mondo della cosmetica.
 
1) Blush 'ORGASM', NARS
 
Questo blush viene descritto come un prodotto impareggiabile ed indispensabile nella makeup bag di ogni ragazza che si rispetti, francamente per il prezzo che ha (circa 30 euro) ne compro 5 di blush, di qualità migliore. Il colore non è nemmeno particolarmente originale e ci sono dupes in quantità, di qualsiasi marca.
 
2) MAC Cosmetics, Tinted Lip Conditioner
 
Anche ammesso che la qualità possa essere migliore rispetto ad altri, trovo ridicolo spendere 15€ se non di più per un balsamo labbra. Non so se posso annoverare questo prodotto nella mia NON wishlist visto che ne posseggo uno (mi è stato regalato), ad ogni modo non è davvero nulla di speciale. Unticcio, colora appena le labbra, non dura, non idrata e non offre alcun riscontro in più che non si possa ottenere con un normale, petrolifero Labello.
 
3) REAL TECHNIQUES/ SIGMA, Pennelli
 
Ok, sono patriottica e questo si sa. Ma con tutti i fantastici pennelli che la Neve Cosmetics ha da offrirci, dobbiamo proprio rivolgerci all'estero? Magari incappando in problemi di dogana, spese extra e quant'altro. In aggiunta, mi verrebbe da dire che a patto che non se ne abbia un bisogno di ordine 'professionale', non è il caso di comprare un pennello per QUALSIASI operazione. La versatilità e l'adattamento che fine hanno fatto? Saranno anche buoni, ma c'è una grandissima scelta lì fuori. A me non attirano.
 
4) URBAN DECAY, Palettes in generale
 
Naked, ControNaked, Naked 2, 3, 4, Naked Basics, Smoked, Vice...personalmente dopo un'esperienza a dir poco pessima con degli ombretti mono, non sento l'esigenza di acquistare altri prodotti UD, nella fattispecie palettes. In primis, perchè non credo che la qualità degli ombretti sia equiparabile all'hype che li circonda, inoltre non apprezzo questo sfornare compulsivamente un prodotto nuovo dietro l'altro solo per il puro piacere di indurre le persone a comprare.
 
5) MAKE UP FOREVER, AQUA ROUGE (Tinta labbra waterproof)
 
Partendo dal presupposto che mi domando a cosa serva una tinta labbra waterproof se poi non è smudgeproof (ovvero sbava, si trasferisce in ogni dove, eccetera eccetera), credo che non spenderei mai cifre astronomiche per un prodotto che per la natura che ha è destinato a sparire dalle labbra/seccarsi dopo poco. Anche i rossetti mat più 'pro' dopo un po' tendono a sbiadirsi, figuriamoci qualcosa di lucido e glossato. Nulla è per sempre, tranne le cicatrici, dice una vecchia canzone. €25.50 buttati, a parer mio
 
E voi? Avete dei prodotti per una vostra eventuale non-wishlist?
 
Mary




lunedì 4 marzo 2013

Essence Gel Tint Gloss - prime impressioni

Hello everyone! :)
 
Come molte di voi ben sapranno, Essence ha lanciato una serie di prodotti nuovi per la primavera 2013. Le novità sono molto succulente: troviamo delle spugnette ad uovo simili alle beauty blender, degli sticker/guida per eyeliner, nuovi mascara, eyeliner con varie punte e tipologie di tratto, ombretti duo in 3D, BB cream e tanto tanto altro. Tuttavia, quando si parla di Essence personalmente sono spesso molto scoraggiata in partenza in quanto i prezzi bassi e la grande eco che hanno sulle compratrici rendono i prodotti spesso irreperibili o, in casi peggiori, swatchati selvaggiamente senza alcun rispetto.
 
Fortunatamente sono riuscita ad accaparrarmi uno dei prodotti che mi interessavano di più, ovvero le tinte labbra in gel. Sono disponibili quattro colori:
 
- 01 Hot Red - un rosso puro
- 02 Deep Red - un rosso tendente al prugna
- 03 Flashy Apricot - un pesca che vira all'arancio
- 04 Pink Exposed - un fragola caldo
 
Io ho preso tutte le tinte ad esclusione di quella color pesca, un po' perchè non è un colore che trovo mi stia particolarmente bene, un po' perchè prima di fare 'il pieno' volevo provare le colorazioni scelte a priori, ovvero i due punti di rosso ed il fuxia.
 
Iniziamo parlando del packaging. Il prodotto si presenta in un tubetto simile ad un lip gloss ed in comune a quest'ultimo ha il classico applicatore spugnoso. La confezione contiene 5 ml di prodotto ed ha un PAO di 6 mesi. E', come molti prodotti Essence, Made in Germany.
 
La texture è, come suggerisce naturalmente il nome, in gel, il che la rende particolarmente confortevole da applicare. Non ho provato altre tinte labbra al di fuori della famosa BeneTint di Benefit, che non mi è mai piaciuta molto sulle labbra perchè difficile da stendere e definire a causa della consistenza troppo liquida. Questo paragone, vede nettamente in vantaggio la Essence che offre un prodotto morbido e modulabile, ma soprattutto più facile da gestire quanto a precisione.
 
Ad ogni modo, ho trovato che i colori che ho scelto siano tutti abbastanza simili tra loro e che sia pressochè impossibile distinguerne le differenze. Facendo un po' di prove ho notato che il colore spicca con numerose passate ma trovo che sia un controsenso in quanto una delle peculiarità delle tinte labbra dovrebbe essere proprio il colore, intenso e vibrante, oltre che particolarmente pregnante sulle labbra, che si fissa alla prima passata. Numerose passate equivalgono a un dispendio veloce di prodotto, il che lo rende meno conveniente malgrado il prezzo basso.
 
Ecco in tal proposito qualche swatch. Non ho al momento swatch sulle labbra poichè preferirei farli ad una luce quanto più chiara possibile.
 
colore appena applicato
 
colore dopo 10 minuti dall'applicazione
 
colore dopo un'ora dall'applicazione
 
La durata non mi è sembrata, in tutta onestà, particolarmente degna di una tinta labbra. Ho fatto una prova preliminare poco prima di cena, applicando la numero 01 Hot Red. Alla fine del pasto, dopo aver mangiato, bevuto e tamponato il tovagliolo mi era rimasto solo un colore molto leggero, di una o due sfumature più vivido delle mie labbra naturali (di per sé molto pigmentate). Uno dei lati positivi è che non lascia l'antiestetico alone tipo matita labbra assoluta.
 
In definitiva, trovo sia ancora presto per poter esprimere un giudizio preciso, vorrei testare le tinte applicandole dal mattino alla sera per vedere se rendono meglio ed in condizioni diverse.
 
E voi? Avete provato qualche nuovo prodotto Essence?
 
Mary
 
 




Welcome!

E così, dopo molti tentennamenti, anche io ho ceduto al ''richiamo'' del blog :)

Spero di non ammorbarvi e mi auguro che condividere le mie impressioni e considerazioni possa essere stimolante e mai noioso, ma soprattutto auspico che questo blog non sia mai monotono. Si discuterà di make up ma anche di molte altre cose...e vi invito a suggerirmi qualsiasi tema di cui potremmo insieme parlare a riguardo :)

A prestissimo :)

Mary