lunedì 29 aprile 2013

LillaLab Rainbow Pencil Eyeshadow - Review

Forse in poche conosceranno questa marca, a dirla tutta nemmeno io la conoscevo prima di trotterellare in una profumeria Beauty Point in attesa di andare al ricevimento del mio relatore.
LillaLab è un brand creato da Marco Terzulli, lookmaker e make up artist di molte celebrities italiane come Maria de Filippi, Laura Pausini, Giovanna Mezzogiorno ecc..
parentesi gossippara a parte, i prodotti di questo marchio si presentano bene, con un buon assortimento e un packaging essenziale ma gradevole, i prezzi pure mi sono sembrati abbastanza democratici.
Solitamente non amo molto le profumerie Beauty Point, non mi piace il fatto che non abbiano brand stile 'via di mezzo' per quanto riguarda il makeup, c'è Chanel, Dior ed Helena Rubinstein e poi c'è il loro brand (che si chiama proprio Beauty Point e di cui ho provato degli smalti) e direttamente brand low cost come questo LillaLab o altre sconosciute, insomma non c'è un L'Oréal o una Rimmel per intenderci, o le stelle o le stalle.
Non mi incuriosiva niente di questo marchio, tranne i matitoni ombretto che sembravano davvero carini. Quello che ho scelto non ha numero né nome, è un grigio antracite con base violacea (più precisamente indaco, piuttosto che viola) e tanti microglitter colorati turchese e viola. Swatchato mi è parso un sogno, sfumato era anche meglio, la texture è cremosissima e la cosa mi ha un po' spaventato all'inizio. ''Vuoi vedere che non tiene?'' ho pensato; siccome era in saldo a 2.99 ho deciso di provarlo.

La prima nota negativa è la struttura della matita. Ero convinta che fosse un matitone automatico invece va temperato. NEL 2013 DOBBIAMO ANCORA TEMPERARE LE MATITE. Non lo trovate ridicolo? Progettano software per aerei invisibili e noi donne dobbiamo ancora munirci di temperino e manualità e allungarci le punte delle matite. Misteri del mondo. Comunque una volta superato lo shock del 'temperaggio', veniamo al prodotto in sé. Ero sicura che necessitasse di una base perchè l'ho visto fin dallo swatch in negozio troppo cremoso, troppo soffice, da pieghette assicurate. Ho steso una passata di Rugiada per Makeup di Neve Cosmetics e, a palpebra asciutta, uno strato uniforme di Painterly di MAC. Ero convinta che con una base così levigata e perfettamente realizzata anche un acquerello avrebbe resistito sulle palpebre. E invece no.

Dopo circa 40 minuti che ero uscita di casa il mio ragazzo (che non si accorge mai di NULLA) mi fa 'Che trucco strano che hai oggi' e mi guarda come se avessi un terzo occhio.
Mi fisso allo specchio e...magia! Dopo nemmeno un'ora non solo l'ombretto mi era andato a finire in tutte le pieghe possibili e immaginabili, ma avevo anche i brillantini sparsi sotto gli occhi. Sembravo una di Jersey Shore di ritorno da una serata al Karma (per gli amanti del genere trashofilo, voi potete capirmi. Per i non amanti...si, vi capisco. Fate bene a non seguirlo). Avevo un'aria sfatta come dopo 100 chilometri di cammino sotto il sole dell'Uganda. Assurdo.

Siccome eravamo in un centro commerciale mi sono fiondata da un Kiko dove una commessa, impietosita dal mio 'Ti prego, aiutami', mi ha struccato e ritruccato come Cristo comanda, senza sbrillocchi e altro. Il mio ragazzo era visibilmente sollevato. Poverino, chissà come deve essersi sentito nell'andare in giro con un incrocio tra una palla da discoteca ed Amy Winehouse (R.I.P)

Long story short? Se passate davanti ai matitoni LillaLab munitevi di acqua santa perchè sono il demonio.
E con i 2.99 euro risparmiati compratevi un kebab, tutta salute.

Gli swatches, come da noiosa prassi, qui sotto :)

Baci

flash
 
luce naturale  (ore 19.00)
 

 
 

 


 

 

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