domenica 16 giugno 2013

Fondotinta Minerale High Coverage Neve Cosmetics - review

 
 
Ci ho messo una vita a farmi un'idea di questo inflazionatissimo fondo Neve e con il caldo che sta già attanagliando la mia città posso finalmente emettere il mio verdetto: in soldoni, non ve lo consiglio.
Le info sono sprecate, poichè tutte lo conoscono ormai, ad ogni modo è un fondotinta che si definisce ad alta coprenza, la jar grande pesa 8 grammi, ha un prezzo di 13.90€ ed è disponibile in 8 colorazioni.
 
Ma partiamo dagli albori della mia tumultuosa storia con questo fondotinta.
L'anno scorso, non appena iniziò il caldo forte (primi di giugno), mi trovai a combattere con il problema principale della mia pelle: discromie (forti), rossori e brufoletti. Non potendo andare al mare a causa del lavoro, non potei ovviare al problema prendendomi una sanissima abbronzatura, così siccome i fondi fluidi per ovvie ragioni erano diventati importabili, decisi di affidarmi al minerale. Volli essere cauta, e ordinai inizialmente giusto un paio di minitaglie dal sito di Neve, abbinate alla Nebbia Fissante, uno spray ottimo per miscelare e fissare le polveri libere. Mi ci trovai molto bene, la stesura era ottima, coprenza altrettanto. Non mi lucidava e stava fermo al suo posto, insomma, un successone. Con l'arrivo dell'autunno e dei primi freddi decisi di terminarlo celermente per lasciare spazio ai fondi fluidi, decisamente più congeniali con un clima umido come l'autunno napoletano e la mia pelle mista.
 
Quest'anno, forte del successo dell'anno scorso, ho deciso di ricomprarlo in full size nella tonalità Light Neutral. Non potendo espormi al sole - almeno per ora - trovo ridicolo illudermi di avere una pelle quantomeno colorita. Mozzarella ero e mozzarella sono, quindi l'ho schiaffato nel mio cestino virtuale e amen.
Già quando mi si è presentato davanti ho notato che qualcosa non andava. La polvere all'interno della jar non era fine, sembrava agglomerata in giganteschi pallottoni. Era grumosa, e non passava attraverso il sifter. Sarà un caso, mi sono detta, e invece dopo alcune applicazioni mi sono resa conto che deve per forza essere cambiata qualcosa nella formulazione, perchè questo fondotinta è una vera e propria ciofeca. Bagnato sembra stucco (e lo applico con il purple flat sempre di Neve che è un ottimo pennello), mi lascia striature ovunque e i pori diventano ENORMI. Asciutto, invece, è poco più coprente di una cipria e comunque non regge per più di un paio d'ore. Inoltre, quando lo applico sia asciutto che bagnato, tende ad agglomerarsi in alcuni punti facendo delle macchie più scure. Non è bello. Ah, tra le altre cose, LUCIDA UN SACCO, e questo per me è inconcepibile. Non mi affido a un fondo minerale se voglio la pelle lucida, riesumo il mio buon, vecchio Studio Sculpt di M.A.C se voglio una pelle stile 'ho appena fatto la maratona di New York'. No Neve, non va per niente bene.
 
Unica nota positiva: Si comporta un po' meglio se mescolato generosamente con una noce di fondo fluido: la formulazione resta leggera ma coprente, la durata pure, ma il lucido rimarrà affezionato alla vostra zona T.
 
In sostanza, se proprio avete bisogno di minerale provatelo pure, ma comprate o fatevi omaggiare di una minitaglia. Potrebbe rivelarsi il vostro Sacro Graal oppure...la vostra più grande sòla.
 
E voi? L'avete provato?





giovedì 16 maggio 2013

ASTRA - Collezione Limitata P/E 2013 'Io sono l'amore' - Love Dream Palette in '01 NUDE'

Dopo la collezione invernale 'Fil Rouge' che non mi aveva entusiasmato moltissimo, Astra è tornata alla carica con una collezione estiva denominata 'Io sono l'amore', che ha per testimonial la bella Claudia Gerini. E' una collezione incentrata su tonalità fresche, estive e naturali, che comprende un fondotinta illuminante in più nuances, delle palettine di ombretti, un mascara waterproof, lip laquers e smalti effetto gel in colori che ricordano molto sorbetti e granite.
 
Ho voluto provare questa palettina nella colorazione 01 NUDE per il puro gusto di farlo, lo ammetto, non avevo esigenze particolari anzi ad onor del vero di palette 'neutre' ne ho fin sopra i capelli. Le altre due tuttavia avevano colori che non utilizzo molto, una era nei toni del lilla e del viola (02 - ROSE) e l'altra in quella dei verde acqua (03 ACQUA), sono cialde che posseggo già in numerose palette (esattamente come i nude, con la differenza che con i colori più basici mi ci trucco tutti i giorni, quindi tendo a consumarli più velocemente).

La palette è caratterizzata dalla presenza di 5 cialde posizionate asimmetricamente. In senso orario abbiamo un borgogna molto caldo, un pesca chiaro, un panna rosato, un rosa cipria ed un taupe un po' violaceo. I colori sono tutti satinati e leggermente shimmer. Non vi è alcun colore opaco.
 
Il prodotto è made in Italy come tutti i cosmetici Astra, ha un PAO di 12 mesi ed un peso di 6 grammi. Costa 6 euro.
 
Iniziamo dal packaging:  un po' deludente a mio avviso, per 6 euro mi aspettavo qualcosa di più robusto e compatto, invece il prodotto ha una confezioncina banale di plastica a dir la verità nemmeno troppo stabile. E' molto essenziale, non ha alcun orpello se non il logo in oro del brand sulla parte frontale, mentre sul retro è applicata un'etichetta con INCI ed altre informazioni. Inoltre apprezzo molto che abbiano cercato di non fare una cosa monotona, ma queste cialde asimmetriche non mi convincono. Perchè alcuni colori sono in quantità minore di altri? Il taupe ed il borgogna sono inferiori al pesca e agli altri due chiari? Francamente non capisco.

La qualità degli ombretti mi è sembrata invece ottima. Sono molto pigmentati, specialmente quelli chiari (il pesca chiaro è sublime, leggermente meno intenso di Woodwinked di MAC - ma potrebbe esserne un buon dupe -  e potenzialmente utile anche come blush), quelli scuri lo sono un pelino meno ma per me non è un problema, anzi: preparando sempre prima la base, spesso truccarmi con ombretti scuri significa irrimediabilmente fall out e pasticci. Preferisco fare più passate di ombretto e generalmente dedicarci qualche minuto in più piuttosto che rispolverarmi grossolanamente i residui di ombretto sugli zigomi. Non sono farinosi e come texture assomigliano molto a quelli della tanto inflazionata palette 'Somptuous Mocha' di Kiko, una sorta di cream to powder. Sono morbidi e si sfumano benissimo.
 
Per la durata di questi ombretti ci aggiriamo intorno alle 4-5 ore senza primer, dopodichè inizieranno a pieghettarsi un po' nella parte interna dell'occhio e a sbiadire un po'. Con un primer la situazione è sotto controllo per tutta la giornata (io l'ho applicato alle 7 e 30 del mattino, ci son stata fuori tra umidità, caldo e corse qui e lì e la sera era ancora intatto, quasi mi dispiaceva struccarmi..)
In definitiva vi dico che questa palette non è nulla di imperdibile, ma può sicuramente diventare un'alleata per trucchi veloci o per chi ama avere una piccola antologia di nudes on the go.

Vi lascio agli swatch . al solito se l'avete provata, fatemi sapere le vostre impressioni :)


 


 
luce naturale + flash
 
 
luce artificiale calda + flash


giovedì 2 maggio 2013

OFF TOPIC _Perchè mi sono rimossa da Facebook. Considerazioni sul social network più addicting del mondo.



Ebbene si, un mese fa ho cliccato quella finestrella tanto ignorata dai più e, dopo una serie di passaggi di 'protezione', mi sono cancellata da Facebook. O, per essere più tecnici, ho disattivato il mio account.

Non avevo mai pensato di giungere a una scelta del genere. Avevo Facebook dal 2008 e francamente mi piaceva abbastanza, al punto che la mia era diventata grossomodo una dipendenza. Ma analizziamo la cosa più nel dettaglio.

Facebook nasce come piattaforma sociale per 'rintracciare vecchi amici'. L'idea di Mark Zuckerberg era quella di riallacciare i contatti, durante il periodo del college, con i suoi ex compagni di liceo dei quali aveva ormai perso le tracce. In linea generale questo pensiero di recuperare un ponte di contatto con qualcuno che ha fatto parte del tuo passato non mi è dispiaciuta. Il primo anno di Facebook, perciò, aggiunsi immediatamente tutti i miei ex compagni di classe (sono una diplomata classe 2007 e sebbene Facebook sia entrato nel web nel 2006, il vero boom in Italia c'è stato dal 2008/2009 circa). Dopo la prima fase di entusiasmo iniziale, di 'mi piace' e commenti vari e di condivisioni di vecchie foto di scuola con annessi commenti 'guarda com'ero brutta!' - 'quel viaggio di quinta a Londra è stato indimenticabile' - 'Che stronza che era la prof di Economia, eh?' pian piano mi accorsi che, in effetti, non c'era un granchè da dirsi. Le strade si erano ormai divise (come è naturale nel corso della vita) e più di un caffè, un aperitivo o una rimpatriata non riuscimmo a fare. Seppi, grazie a Facebook, che molte amicizie del liceo considerate totalmente indissolubili si erano sciolte, che molte persone a seguito del voto del diploma s'erano fatte il sangue amaro con quelle che definivano le loro migliori amiche, e via discorrendo. Pian piano, l'ipotesi di aggiungere i miei ex compagni di classe non mi era più tanto allettante, e fu in quel momento che mi resi conto che non c'è social network che paga, se una persona è uscita dalla tua vita un motivo c'è, ed è ben più profondo di un 'mi piace'. Tuttavia, il dado era tratto, avevo Facebook che in tutta onestà è quanto ci sia di più comodo per l'organizzazione di qualcosa. Prima per una pizza il sabato sera bisognava fare 'la catena', ovvero tu avvisi quello che a sua volta avvisa quell'altro che informa gli altri sei...con Facebook mandi un messaggio privato, crei un gruppo di chat e zac, tutti sanno a che ora ci si vede e dove. Ma il gioco vale davvero la candela?

Da quando ho iniziato ad utilizzare Facebook, ho limitato tanto l'utilizzo del telefono e degli sms. Le mie promozioni Wind scadevano con all'interno ancora 100 e passa sms disponibili, perchè utilizzando Facebook o altri social (WhatsApp, Viber) non ne sfruttavo. In più c'è da dire che è ormai raro trovare 1) persone che non abbiano Facebook e 2) persone che non dispongano di un cellulare con aggancio Internet, quindi suppongo per una questione di velocità (ma anche di pigrizia, sociopatia malcelata, ecc) tutti usino Facebook o WhatsApp o affini, con il conseguente risultato che a volte rischi di dimenticarti anche la voce della tua amica, per quanto ci parli via pixel volanti.
Ma sto divagando.

Nel corso degli anni, tuttavia, Facebook mi ha davvero aiutato a tenere i contatti con persone lontane. Sebbene me ne fossi stufata già da tempo, non volevo rinunciare a parlare con i miei amici dell'Erasmus, ai quali mi sono legata indissolubilmente durante quei sei mesi in Germania;  condividere con loro un pensiero, una foto, un ricordo, per me era il palliativo più grande per sconfiggere la sindrome post Erasmus, che Euforilla descrive perfettamente in questo post.
Poi pian piano sono passati i mesi, e una cortina invisibile è iniziata ad insidiarsi anche tra i ricordi. Nessuno prova più gusto a ricordare qualcosa successo tre anni fa, bello si, ma andiamo avanti. E anche i lacci con quelli che ti sarebbero sembrati gli amici di una vita si iniziano ad allentare, per la distanza, perchè parlare del Cafè Erasmus non è assolutamente la stessa cosa che esserci, perchè uno dei tuoi amici proprio mentre tornavi a Napoli moriva sulle spiagge irlandesi. E tu l'hai saputo appena atterrata in madrepatria. Quindi si lascia correre, si limita a scambiarsi qualche augurio di Natale o compleanno in lingua e poi...ognuno sul suo percorso, come ieri in effetti, e come sempre.

Ritornando al futuro, ovvero al 2013 odierno, posso soltanto dire che i motivi che mi hanno realmente spinto a disattivarmi sono stati la noia di leggere sempre le stesse cose dalle stesse persone, il fatto che si 'condivide' tutto e niente, il fatto che per me era diventata una cosa un po' ossessiva; al mattino, a colazione, davanti al caffè e con la faccia insonnolita la prima cosa che aprivo era l'icona di Facebook. Senza nemmeno pensarci.
Una serie di situazioni personali, che coinvolgevano un certo malanimo nel vedere le cose pubblicate da una persona che mi ha fatto molto male (e che, per soddisfazione personale, non ho mai voluto eliminare dalla lista amici) mi hanno fatto capire che ero presente su quel social per i motivi sbagliati. Lo vedevo come un appuntamento quotidiano, non come un semplice svago dove si va quando si ha qualche minuto libero e di leggerezza (lo scopo dovrebbe essere quello, perchè si suppone che le priorità quotidiane siano altre) così ho deciso che necessitavo di un taglio netto. Niente 'non ci vado per una settimana così mi disintossico', niente 'mi dò un tempo limite per cazzeggiarci su', la mia è stata una decisione netta. Sono sparita? Si, per molti che mi conoscevano marginalmente sono sparita, o meglio, non esisto più. Chi mi conosce bene sa che sono abbastanza restia a fornire i miei contatti personali (e per personali intendo il numero di cellulare, l'indirizzo, il telefono di casa) quindi molte persone sono rimaste davvero senza alcuna traccia di me. La cosa mi dispiace? Beh, mi dispiace non 'allentare' la mente un po' e rilassarmi utilizzandolo, ma posso fare altrettante cose rilassanti, e anche ben più proficue: impastare un dolce, fare una passeggiata con il mio cane, leggere un libro. Mi manca Facebook? Mi manca la routine dell'entrarci, del vedere le cose che scrive la gente, gli auguri di compleanno (non ho mai ricevuto così tanti auguri come da quando avevo Facebook...calendario automatico del software, e viva la spontaneità! (sarcasm mode on) ma dopotutto penso che chi davvero vuole sentirmi, chi vuole cercarmi, può farlo in altri modi. Chi vuole stabilire un contatto con me lo avrebbe fatto diversamente, chi vuole ripristinare un rapporto con me potrebbe non averlo mai spezzato (per i motivi più futili). Sto bene senza Facebook? Si, sto benissimo. Perchè ho capito che per quanto lo si usi con moderazione, è diventato davvero troppo parte della nostra vita, quasi un obbligo, e ciò non va bene. La vita è decisamente altrove.

E voi, ci siete su Facebook? Mai avuto ripensamenti?
Baci x



lunedì 29 aprile 2013

In da bin featuring Aprile 2013 - prodotti finiti



Questo mese mi sono impegnata tanto a finire dei prodotti, mi ero anche ripromessa di non comprare più nulla che ho VAGONATE di roba viso/corpo/capelli da smaltire ma mi sono arrivate un triliardo di cartoline supervantaggiose Yves Rocher e Bottega Verde e ieri l'ho fatta grossa, una maxi spesa che mi farò bastare fino ai saldi estivi come minimo.
Ad ogni modo questo è stato un mese abbastanza proficuo, vediamo cosa ho terminato.



Batist Shampoo Secco: Comprato all'Auchan per un euro e spicci, è il dupe italiano del Batiste inglese, che è decisamente meglio. Conosco già la tiritera sul fatto che gli shampii secchi  fanno male ai capelli, che è meglio acqua e sapone, ma sono dannatamente comodi, specialmente per chi come me spesso va a prendersi qualcosa da bere/ esce col ragazzo dopo il lavoro, quando i capelli sono più simili a una catastrofe nucleare che a una cornice del viso. Due, tre spruzzate sulle radici, una sulle lunghezze e un paio sulle punte, spazzolata o pettinatina e i capelli sono puliti e freschi (almeno temporaneamente). Non posso farne a meno, e credo che lo ricomprerò.

Kiko Cleansing Foam: Ho ricomprato questa spuma detergente della Kiko almeno 5 o 6 volte. Svolge benissimo il suo lavoro perchè dopo aver passato la salvietta struccante sul viso, la passo aiutandomi con la spugna Konjac sempre Kiko per rimuovere gli eccessi di fondotinta più ostinati (specie nella piega del mento e ai lati del naso) per evitare di lasciare aloni beige sull'asciugamano. L'unico problema è che finisce troppo presto - nel mio caso dura circa un mese e non so se mi va di affrontare una spesa di 5.90 euro ogni mese per un solo prodotto, considerato che compro anche dischetti, bifasico e salviette struccanti solo per le operazioni di demaquillage. Sto cercando un'alternativa (suggerimenti?) e al momento mi sto arrangiando con un gel Clinians facente parte di una pochette regalo, che sebbene non mi piaccia come la Cleansing Foam devo comunque usare, visto che ce l'ho tra le mie cose da settembre.

Cien Intimate Body Wash: Ci ho messo una vita a finire questo sapone intimo della Cien, che da come ho letto viene spesso usato anche per creare struccanti bifasici fatti in casa. Sullo scopo 'originario' non mi dilungherò granchè. Lascia le parti intime fresche e non irrita. L'ho utilizzato (più che altro per terminarlo) anche come sapone per i piedi quando soffrivo di forti bruciori sia sul collo che sulla pianta e anche lì non mi è sembrato aggressivo. L'unica cosa che non mi piace è l'odore, ha una componente nel profumo che sa troppo di cetriolo. Non credo lo ricomprerò, più che altro per la reperibilità (lo presi a un Eurospin lontano anni luce da casa quando convinsi il mio ragazzo ad accompagnarmi xD)

Minitaglia Clinique Even Better Foundation: Ho ricevuto questa minitaglia di fondo Clinique in farmacia, quando ho comprato il Dermablend Vichy in stick che trovo più appropriato e meno pesante del fondo liquido nelle belle stagioni. Devo dire che mi piace un sacco - l'ho usato come fondo 'on-the-go' quando dovevo rifarmi totalmente il trucco dopo il lavoro, se dovevo uscire, si stende una meraviglia ed è coprente ma senza dare l'effetto mascherone. Inoltre rende davvero l'incarnato più luminoso e fresco, magari il prossimo autunno lo comprerò in full size, per ora ho troppi fondi aperti da smaltire <.<

Struccante Bifasico Auchan: Questo è stata una vera scoperta, mi ci sono trovata benissimo. Non unge, strucca una meraviglia anche i centordici strati di mascara che solitamente metto e non ha un profumo troppo forte. Per 2 euro e spicci è davvero un prodotto validissimo, che consiglio a chi non ha molta voglia di sfregare e strofinare sugli occhi. Al momento l'ho sostituito con un ben più infame bifasico di Essence (il primo che ho trovato a livello di reperibilità), che unge e ha un inci vergognoso anche per una come me che risponde in modo abbastanza tiepido alle questioni ecobio, ma appena ne avrò l'occasione ne farò scorta!

Fondotinta Clarins Skin Illusion: inizialmente è stato amore con questo fondotinta. Cremoso, vellutato, fondente, l'ho amato per tutto l'autunno, sia come texture che come resa sulla pelle, e l'odore di violetta di Parma me l'ha reso inimitabile. Lo provai grazie a un campioncino regalato col Vanity Fair di ottobre, quando ero a Londra con mia madre e una sua amica e dimenticai il fondotinta a casa. Disperata provai a utilizzare il campioncino (che stranamente non mi uscì nella tonalità 'Barry White' come fanno di solito, ma un beige medio) e fu subito ammmore. Arrivata a Napoli comprai la full size senza esitazioni (31euro e rotti senza fiatare). I primi mesi eravamo inseparabili, con la cipria compatta della Kiko funzionava una meraviglia, non si lucidava, stava su anche 8-9 ore. Poi ha iniziato a perdere colpi, finchè un paio di settimane fa sono tornata a casa con un naso e un mento che sembravano intinti nell'olio delle patatine fritte e varie chiazze sul resto della faccia. L'odore si è irrancidito, l'ho usato il più possibile e ora non rimane che un residuo sulla bottiglia (di vetro, non apribile -.-) Non credo che lo ricomprerò, per 31 euro e passa mi aspetto che un fondotinta faccia MIRACOLI.

Crema Sublime Neve Cosmetics: Esattamente come il fondo sopracitato, anche con la Crema Sublime di Neve qualcosa è andato storto, ma probabilmente è stata colpa mia. Fuorviata dalla dicitura (crema per pelli sensibili) l'ho comprata senza leggere prima le review, che invece specificavano apertamente che è una crema per pelli prevalentemente secche E sensibili. Io ho una pelle MISTA e sensibile, quindi la Sublime non va per niente bene per me. Suppongo si sia comportata bene nell'inverno per il freddo, ma ora che inizia a riscaldare mi fa lucidare il viso dopo 1 ora dall'applicazione del make up. L'ho aperta e ripulita e i residui depottati in un barattolino (può sempre tornarmi utile), ora sto provando l'Eterea che mi piace molto di più, compreso l'odore.

Campioncino Emulsione idratante seboregolatrice opacizzante di Avène (ci manca che vi faccia anche la lavatrice, con tutte 'ste diciture xD): regalato dalla farmacista, non mi è sembrata nulla di eccezionale, sarà perchè il campioncino è talmente piccolo che con un tubetto ci ho fatto si e no due applicazioni ma non ha sortito nulla di speciale sul mio viso. Avène è un brand che mi ispira moltissimo ma semplicemente non posso giustificare il fatto di spendere 30 e passa euro per una crema che non so nemmeno se sarà efficace su di me. Magari se facessero dei campioncini più grandi (o ne dessero di più) uno si farebbe un'idea più definita. Per ora, non la comprerei.

Salviette struccanti Naturel 10pz.: Linea del marchio Winni's, che crea detersivi e affini ecologici, ipoallergenici e biodegradabili. Queste salviettine sono IL MALE. Le ho comprate per disperazione perchè erano le uniche che il negozio sotto casa mia aveva ( e ne ho prese 6 confezioni per avere le canoniche 60 salviettine) ma bruciano, accidenti, sia sul viso che sugli occhi. Un paio di confezioni le ho date ad alcune amiche per testarle, 2 confezioni le ho finite per ripulirmi dagli swatch o pulire i vari flaconi di fondotinta che si erano riempiti di impronte. Non le consiglierei assolutamente né le ricomprerò.

MUA Bronzer Shade 3: residuo del mio ormai vecchio (ed unico) ordine MUA (per chi non lo conoscesse è un brand molto simile ad E.l.f. se non più economico, il sito è questo) una terra opaca senza infamia e senza lode, per 1 pound non mi aspettavo di certo miracoli. Il colore è molto falsato rispetto alla foto sul sito, vi consiglio per precauzione di dare sempre un'occhiata agli swatches 'reali' in rete. Non è un prodotto indispensabile ma può tornarvi utile nel caso vogliate farvi una pochette di prodotti low cost da tenere sempre in borsa o per il viaggio, il packaging è robusto e molto comodo, cosa che apprezzo decisamente di più delle plastichine fragili e mal incollate dell'(ormai per me defunta) E.l.f.
Non credo lo ricomprerò perchè ho altre terre da smaltire, comunque non mi ci sono trovata né bene né male. Nella norma.

P2 Eye Soufflè n060 'Dreamy Cream': questo ombretto in crema della P2 ha subìto da me le peggiori torture. Comprato nel lontano 2010, sebbene avesse un PAO di soli 6 mesi ho tentato di utilizzarlo anche dopo, e con un discreto successo, sebbene andasse lavorato molto. E' un punto perfetto di bianco, non è panna, non è avorio, non è bianco-camice-di-dottore, è semplicemente un bianco molto sheer che tende allo champagne, una meraviglia. Dura tantissimo ed è iper versatile, come illuminante, base per ombretti in polvere, o usato assoluto per uno sguardo sveglio. L'ho dovuto buttare perchè veramente troppo secco e con un odore pessimo, e mi piange il cuore perchè chissà quando potrò rimettere le mani su uno stand P2, che è un brand venduto solo in terra crucca :(
Lo ricomprerei? Hands down, si.

Ecco finito il mio excursus sui prodotti finiti, voi avete smaltito qualcosa?
Io vorrei cercare di finire più prodotti di makeup ma sembra una strada in salita, il make up si consuma così lentamente!
 
Baci



LillaLab Rainbow Pencil Eyeshadow - Review

Forse in poche conosceranno questa marca, a dirla tutta nemmeno io la conoscevo prima di trotterellare in una profumeria Beauty Point in attesa di andare al ricevimento del mio relatore.
LillaLab è un brand creato da Marco Terzulli, lookmaker e make up artist di molte celebrities italiane come Maria de Filippi, Laura Pausini, Giovanna Mezzogiorno ecc..
parentesi gossippara a parte, i prodotti di questo marchio si presentano bene, con un buon assortimento e un packaging essenziale ma gradevole, i prezzi pure mi sono sembrati abbastanza democratici.
Solitamente non amo molto le profumerie Beauty Point, non mi piace il fatto che non abbiano brand stile 'via di mezzo' per quanto riguarda il makeup, c'è Chanel, Dior ed Helena Rubinstein e poi c'è il loro brand (che si chiama proprio Beauty Point e di cui ho provato degli smalti) e direttamente brand low cost come questo LillaLab o altre sconosciute, insomma non c'è un L'Oréal o una Rimmel per intenderci, o le stelle o le stalle.
Non mi incuriosiva niente di questo marchio, tranne i matitoni ombretto che sembravano davvero carini. Quello che ho scelto non ha numero né nome, è un grigio antracite con base violacea (più precisamente indaco, piuttosto che viola) e tanti microglitter colorati turchese e viola. Swatchato mi è parso un sogno, sfumato era anche meglio, la texture è cremosissima e la cosa mi ha un po' spaventato all'inizio. ''Vuoi vedere che non tiene?'' ho pensato; siccome era in saldo a 2.99 ho deciso di provarlo.

La prima nota negativa è la struttura della matita. Ero convinta che fosse un matitone automatico invece va temperato. NEL 2013 DOBBIAMO ANCORA TEMPERARE LE MATITE. Non lo trovate ridicolo? Progettano software per aerei invisibili e noi donne dobbiamo ancora munirci di temperino e manualità e allungarci le punte delle matite. Misteri del mondo. Comunque una volta superato lo shock del 'temperaggio', veniamo al prodotto in sé. Ero sicura che necessitasse di una base perchè l'ho visto fin dallo swatch in negozio troppo cremoso, troppo soffice, da pieghette assicurate. Ho steso una passata di Rugiada per Makeup di Neve Cosmetics e, a palpebra asciutta, uno strato uniforme di Painterly di MAC. Ero convinta che con una base così levigata e perfettamente realizzata anche un acquerello avrebbe resistito sulle palpebre. E invece no.

Dopo circa 40 minuti che ero uscita di casa il mio ragazzo (che non si accorge mai di NULLA) mi fa 'Che trucco strano che hai oggi' e mi guarda come se avessi un terzo occhio.
Mi fisso allo specchio e...magia! Dopo nemmeno un'ora non solo l'ombretto mi era andato a finire in tutte le pieghe possibili e immaginabili, ma avevo anche i brillantini sparsi sotto gli occhi. Sembravo una di Jersey Shore di ritorno da una serata al Karma (per gli amanti del genere trashofilo, voi potete capirmi. Per i non amanti...si, vi capisco. Fate bene a non seguirlo). Avevo un'aria sfatta come dopo 100 chilometri di cammino sotto il sole dell'Uganda. Assurdo.

Siccome eravamo in un centro commerciale mi sono fiondata da un Kiko dove una commessa, impietosita dal mio 'Ti prego, aiutami', mi ha struccato e ritruccato come Cristo comanda, senza sbrillocchi e altro. Il mio ragazzo era visibilmente sollevato. Poverino, chissà come deve essersi sentito nell'andare in giro con un incrocio tra una palla da discoteca ed Amy Winehouse (R.I.P)

Long story short? Se passate davanti ai matitoni LillaLab munitevi di acqua santa perchè sono il demonio.
E con i 2.99 euro risparmiati compratevi un kebab, tutta salute.

Gli swatches, come da noiosa prassi, qui sotto :)

Baci

flash
 
luce naturale  (ore 19.00)
 

 
 

 


 

 

venerdì 19 aprile 2013

Lipstick Haul - Maybelline, Kiko. Swatches e prime impressioni

 
Hi Ladies!
haul in salsa rossettosa, stasera...

Ho recentemente acquistato in saldo, per circa due euro, due rossetti della Maybelline di cui mi sono innamorata al primo swatch. Sono il Maybelline Moisture Extreme nel numero 156 'Anemone' ed il Maybelline Colorsensational High Shine nel numero 409 'Fruit Punch'.
Li ho presi alla profumeria Seduction del CC Auchan in via Argine, che ha molti prodotti di fine produzione o semplicemente collezioni vecchie a prezzi davvero economici.

Il PAO è, per entrambi, di 24 mesi dall'apertura.
 
 
 
il numero 156, Anemone, è un rosa molto delicato, sheer, con delle iridescenze dorate. Scorre piacevolmente sulle labbra lasciando un effetto glossato e molto naturale, trovo sia un colore perfetto per tutti i giorni o per bilanciare bene un make up con un trucco occhi drammatico.
 
 
(Chiedo scusa per la poca precisione e per i contorni sfocati, ma ero di fretta e non avevo le matite a portata di mano, inoltre la mia pelle è un completo disastro in questi giorni e nessuno necessita di vedere le mie imperfezioni in HD :D )
 
La durata non è particolarmente entusiasmante. Mangiando e bevendo, questo rossetto dura all'incirca un'oretta dopodichè urgerà un ritocco. Lascia comunque un'ombra colorata sulle labbra, il problema sono le iridescenze che senza una base glossata daranno, ormai asciutte, un aspetto un po' sciatto. Tuttavia i rossetti glossati o in generale molto sheer non brillano per durata, quindi al momento dell'acquisto bisogna soppesare anche questo aspetto e se non si è portate ai ritocchi, meglio lasciar perdere.
 
Il numero 409, Fruit Punch, è un rosso freddissimo con una spiccata tendenza al fucsia e fondo bluastro. Anche questo è abbastanza lucido ma più coprente del precedente, sia per il colore molto carico sia per la formula, più densa e meno glossata. Lo trovo perfetto con un'abbronzatura dorata e credo che sia davvero complementare con un trucco occhi nei colori del verde e dell'oro.
 
 
La durata di questo rossetto è migliore del Moisture Extreme. Dura abbastanza (non riesco a quantificare in ore - diciamo quanto un aperitivo con annesso smangiucchiamento di patatine e trancetti di pizza) e comunque una volta svanito l'effetto lucido resta comunque una buona base opaca, forse non carica come le prime passate ma sicuramente visibile.
 
Francamente non so se questi rossetti siano ancora in vendita. Dal sito risulta di no, forse gli hanno cambiato nome o packaging, ad ogni modo se siete Campane e desiderate provarli potete recarvi da Seduction all'Auchan in via Argine, ce ne sono moltissimi.
 
 
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Sono poi passata da Kiko dove, finita la maxi ressa per gli smalti gratis, ho potuto finalmente comprare la spugna Konjac che puntavo da tempo e poi ho dato un'occhiata ai nuovi rossetti. Devo ammettere che degli Smart non mi ha colpito nulla in particolare tranne il rossetto che ho preso, mentre mi piacciono molto gli Ultra Glossy in stilo, infatti ne ho presi due.
 
Innanzitutto non badate alle foto del packaging. I colori appaiono molto falsati sullo stick, mentre sulle labbra, nelle foto con flash, sono abbastanza veritieri.
 
 
 
Gli Ultra Glossy che ho preso sono il numero 810, un color anguria ed il numero 804, un rosa peonia chiaro che vira leggermente al pesca. Entrambi hanno un finish naturalmente glossato e sono abbastanza brillanti, complice anche la presenza di microglitter (non troppo invadenti per fortuna.)
Confortevolissimi da applicare, risultano soltanto un po' appiccicosi ma credo sia un difetto congenito del genere di finish di cui stiamo parlando. Tuttavia io non posso fare a meno di amare questo tipo di rossetto, soprattutto nelle stagioni calde, trovo renda moltissimo con la luce del sole e conferisca una luminosità diversa al sorriso ed al viso.
Entrambi costano €4.90 per 2g di prodotto ed hanno un PAO di 18 mesi.
 


Della linea Smart, invece, ho notato a prima vista che c'è sempre lo stesso errore nella produzione. Poche le nuance cariche e tantissimi i beigeolini e i marroncini intermedi, che hanno anche una maggiore scelta di finish (ci sono anche in versione frost). L'unico colore che mi ha colpito è stato questo, il 914, che a quanto dicono nel web sembra davvero un buon dupe del 'Rebel' di MAC. Io non posseggo Rebel quindi non saprei dire con certezza se si tratti di un dupe, ma quel che posso garantirvi è che è un colore bellissimo, un color prugna caldo con una prevalenza verso il magenta. Anche la stesura è confortevolissima, mia madre se ne è innamorata e vorrebbe espropriarmene :D
Costa €3.90 per 3.5g di prodotto e anch'esso ha un PAO di 18 mesi.

Per la durata ancora non ho una tempistica, appena farò il test I'll let you know.

Ecco gli swatch degli Ultra Glossy e dello Smart

810 Ultra Glossy
 
804 Ultra Glossy
 
914 Smart

 
 
 E voi? Avete provato qualche novità Kiko?
Fatemi sapere!
 
Kisses xxx
 
 
 
 
 

domenica 14 aprile 2013

TAG del 'Tanto non lo comprerò mai!' - or maybe?

E' in giornate di sole come queste, con il mare che chiama ed io a studiare la politica espansionistica di Inghilterra e Olanda del Seicento che ho proprio voglia di qualcosa che mi alleggerisca il carico di nozioni! Un'oretta di pausa e poi via, di nuovo con la testa sui libri - che stress! :)
 
Tag presente su moltissimi blog, lo ripropongo anche io (so che non ne avvertivate il bisogno, tranquille :D)
 
Ready, steady, go!
 
 
Hai mai acquistato...

- Il sapone di Aleppo?

Ne ho comprato uno dei Provenzali e non mi è piaciuto. La pelle mi tirava e sembrava tutto fuorchè elastica...ora lo utilizzo per pulire i pennelli da fondotinta, che risultano sempre i più ostici nel lavaggio per i residui oleosi tra le fibre, e devo dire che - almeno in quel caso, funziona.

- Il Cleanse&Polish Liz Earle?

No, ho pensato di acquistarlo stimolata da recensioni positive, ma trovo i prezzi davvero un po' troppo sopra le righe.
 
- L'Elicina?
Mai avuto bisogno, so far.
 
- Lo struccante bifasico “Fior di Magnolia”?
Una volta, quando convinsi il mio ragazzo a portarmi all'Eurospin. E' uno struccante buono, ma troppo difficile da reperire - il pensiero di farmi 30 km in macchina per uno struccante è davvero fuori luogo. Al momento mi trovo molto bene con il bifasico dell'Auchan, che costa anche meno ed è più facilmente trovabile.

- Gli ombretti Neve make up?

Si, e li adoro, anche se trovo che quelli in cialda rendano di più rispetto a quelli in polvere.
 
- Una BBCream?
Continuo a non capire il perchè del boom di queste creme. A stento mi fido di UN prodotto che fa UNA cosa bene, figuriamoci di uno che ne promette più di cinque o sei. I miracoli non esistono, men che meno in cosmetica.

- Il Primer Potion Urban Decay?

Si, e non mi è piaciuto. Sarà che l'ho provato in inverno ma era troppo pastoso e difficile da stendere,  anche se da quel che ho letto, è un problema essenzialmente mio. L'ho regalato.

- Almeno una delle due Naked Palette di Urban Decay?

La Naked 2, che mi è stata regalata. Senza infamia e senza lode, inoltre potevano risparmiarsi quel lip gloss da due lire.

- le 24/7 di Urban Decay?

La Perversion, scrivente ma dura poco nella rima interna, mooolto meglio la Feline di MAC.

- una palette di Urban Decay che non sia la Naked?

La Vice, mi piace molto la pigmentazione ma odio quei glitter dimensione colosseo che UD ficca in tutte le cialde.

- La Too Faced Shadow Insurance?

No, anche se a quanto ho capito ha una formulazione più leggera di quella UD. Magari ci penso...

- L’olio indiano Forsan?

Si, ma provandolo da un'amica. Non l'ho trovato particolarmente degno di nota, né efficace.

- Un prodotto Elf?

Ho iniziato a truccarmi in modo un po' più 'serio' con i prodotti E.l.f...diciamo che con questo brand è un po' come pescare in uno stagno, tanto ci trovi il pesciolino d'oro, tanto un vecchio scarpone. Sicuramente i prodotti della linea base sono mediocri, almeno stando alla mia esperienza, ma alcune piccole gemme si possono ancora trovare.

- L’henné o una qualsiasi erbetta lavante?

L'henné, e mi è piaciuto molto. Un po' meno quando ha iniziato a sbiadirsi :D

- Gli Shampoo della linea gabbiano dell’Esselunga?

Non so neanche se esista una Esselunga in Campania...

- La linea skincare ViviVerde di Coop?

Le salviettine struccanti, che ho trovato davvero ottime.

- Un qualsiasi prodotto Fitocose?

Negativo.

- Una collezione o qualche pezzo di una collezione Essence?

Recentemente ho provato qualcosa dell'edizione limitata del Mago di Oz, ma non mi affannero più a cercare i loro prodotti. Qui a Napoli la Essence subisce dei veri e propri saccheggi, inoltre la qualità dei prodotti a mio avviso sta calando notevolmente.

- I prodotti Essence?

Ne ho tanti, molti li uso ma come ho scritto sopra la qualità sta scendendo molto. Inizialmente compravo solo Essence, usavo il fondotinta Stay All Day 16h che trovavo un prodotto molto buono per il prezzo che aveva, purtroppo credo abbiano cambiato le formulazioni perchè l'ho ricomprato recentemente come fondo di 'battaglia' ed è risultato veramente pessimo. Tuttavia ho un paio di prodotti con i quali mi trovo bene da anni (cipria, matita per le sopracciglia e gel, goccine asciugasmalto ecc.)

- qualche prodotto Catrice?

Tanti, la Catrice è una marca decisamente migliore rispetto alla Essence (sebbene abbiano la stessa 'madre', la Cosnova). Gli ombretti in crema sono tra i migliori mai provati, e i rossetti non si possono minimamente paragonare a quelli Essence, davvero orribili.

- I long lasting stick eyeshadow di Kiko?

Ne ho qualcuno, ne ho sentito parlare bene ma su di me fanno mille e più pieghette, ormai li uso come base.

- Il rossetto Russian Red di MAC?

Si, e vorrei usarlo di più ma mi sento un po' inibita con i rossi, continuo a preferirgli - a torto - Craving.
 
- il rossetto Creme d’Nude di MAC?
Le labbra da morto lasciamole ai cadaveri. Comunque no.

- il Fluidline Blacktrack di MAC?

No, però ho il Blitz and Glitz che faceva parte di una vecchia edizione limitata e mi piace moltissimo.

- Il 217 di MAC o un altro pennello, magari famoso?

Non posseggo nessun pennello di MAC, e siccome ho sentito opinioni molto molto discordanti, preferisco accantonare l'acquisto, essendo il prezzo non proprio irrisorio.

- un paint pot di MAC?

Ho 'Rubenesque' e 'Painterly' che adoro infinitamente, vorrei comprarne altri ma sono molto tentata dagli Aqua Cream di MUFE che sembrano anche migliori.

- Le Palette Zoeva (o cinesissime) da 120 colori, 88 colori e compagnia bella?

Ho la 88 shimmer che ormai giace dimenticata. La qualità e la pigmentazione sono davvero basse, inoltre odio queste palettes grandi come cariatidi, le trovo poco pratiche per un uso quotidiano, sono buone solo come start up per chi inizia ad approcciarsi ai colori ed al make up in generale.
 
- Un prodotto I Provenzali?
Si, e non mi hanno mai convinto più di tanto, specie i burrocacao, che ho trovato secchi e rasposi.

- Uno smalto color fango?

Non so se sia proprio fango oppure tortora, comunque su questo genere cromatico ho provato Park Ave della NYC che adoro per la velocità con cui si asciuga. Recentemente ho preso 'Mushroom' di Barry M che è ancora più bello, tuttavia è un colore di smalto che utilizzo prettamente di inverno.

- Gel d’Aloe?

Quello dell'Equilibra, lo adoro e trovo sia un prodotto irrinunciabile.
 
- Un prodotto Lavera?
Uno shampoo alla rosa mooooolto tempo fa, quando ero in Erasmus, che però mi appiattì i capelli in modo ridicolo (ed era uno shampoo per capelli ricci, il che la dice lunga).

- Uno smalto OPI?

Assolutamente no, non spenderei MAI 15 euro per uno smalto.

- I Lip Tar OCC?

No, preferisco i Paint Pouts di Sleek, ho 'Peek-a-Blue', un colore insolito, e mi diverto ad usarlo in mille modi :D

- Le ciglia finte?

Si, molto spesso. Ho provato quelle Eylure e fin'ora sono quelle che mi piacciono di più. Sto ipotizzando di provare quelle MAC o Ardell.

- La cipria HD di Make up forever?

Si, ed è un amore folle ostacolato dal fato malevolo. Mi piace tantissimo e trovo sia uno dei prodotti veramente più validi del brand, ma il prezzo mi inibisce non poco.

- Le Palette Sleek?

Ne ho due, la Sunset e la Storm. Fosse per me le comprerei tutte, ultimamente mi hanno incuriosito la Respect e la Lagoon. Un po' farinose, ma basta prenderci la mano.
 
- Le Palette Inglot?
Inglot mi incuriosisce tantissimo come marchio, peraltro è da tempo che sogno di farmi una custom palette che non sia MAC, purtroppo a Napoli il brand è irreperibile e comprare online (sempre che sia possibile, non mi sono informata), non mi va.

- Qualche prodotto Madina?

La cipria Crystalglass, una delle migliori mai provate.

- Pennelli Sigma?

No ed ho troppa paura della dogana per ordinarne, senza contare che mi trovo ottimamente con i pennelli Neve, che costano anche di meno.

- Pennelli Zoeva?

Un paio, poi si sono scollate molte fibre dopo lavaggi troppo frequenti e addio.

- Blush Coralista di Benefit?

HAHAHAHAHAHA. Benefit è una di quelle marche che da me non avrà più manco mezzo euro.
Comunque no, e Coralista non è niente di speciale.

- Blush Orgasm di NARS?

Come già detto qui, esistono triliardi di dupes di questo blush. Inoltre non riesco proprio a comprendere l'halo elitarista che circonda Nars, prezzi assurdi e improponibili anche per chi, come me, talvolta è disposta a investire un po' di più in qualcosa di valido..
 
- Lemon Aid di Benefit?
Odio la Benefit e tutti i loro prodotti. Ho provato il Lemon Aid, il correttore Boing, l'Erase Paste, il bronzer Hoola...tutte sòle (si salva solo l'High Beam che è uno degli illuminanti rosati migliori in commercio). Poi quel packaging simil- simpaticone con allusioni anche di pessimo gusto è ancora più irritante. Lungi da me for evah.

- Smalti Eyeko?

No, solo il loro mascara, che mi piace molto.

- Qualche prodotto LUSH?

Poche cose, il Sultana ed il Non Si Mangia sono saponi che uso ormai da anni e che adoro, ho provato il sapone scrub 'Il Signore dei Granelli' che mi piace ma non è niente di miracoloso, il makeup mi è totalmente indifferente. Il mio tallone d'Achille sono i loro profumi, li ho sniffati e li volevo TUTTI, ma ho testato la persistenza ed è un po' deboluccia, per 40€ (per 30ml) mi aspetto che il profumo mi si tatui addosso.

 

- La beauty Blender?

Ne ho una simile di H&M con la quale mi trovo egregiamente, non si è ancora screpolata o bucata.

- gli Illusion d’Ombre di Chanel?

Non pago 28 euro per un ombretto la cui unica cosa buona è il packaging e il logo very posh.

- gli smalti Chanel?

Vedi sopra.

- un primer viso per i pori?

Non ho particolari problemi di pori, quindi no.

- gli Aqua Cream di MUFE?

No, ma l'acquisto è imminente.

- un fondotinta minerale?
 Appena inizia il caldo uso solo fondotinta minerale, nel mio caso l'High Coverage di Neve che trovo molto buono (solo bagnato però, asciutto ha una coprenza molto blanda malgrado il nome)


- una palette di colori naturali (davvero, no shimmer!)?
Ho degli ombretti mono di MAC che sono totalmente opachi, (Bisque, Espresso, Seedling e Blank Type) ma una palette ancora no. Mi ispirava la Naked Basics soprattutto per la sua compattezza, ma trovo ci sia una prevalenza di colori troppo simili tra loro, poi manca un tortora che è un colore essenziale tra quelli appunto 'basici'.

- la Duochrome di Neve Cosmetics?

No, e rimpiango di non averla acquistata. Ho visto realizzare trucchi stupendi con questa palette...su ebay non la trovo ç_ç

- l’Erase paste di Benefit?

Come scritto sopra, si, ed è stata un'esperienza pessima. Non mi dilungherò oltre perchè vorrei scrivere una review in futuro, più dettagliata.

- uno smalto Shaka?

Si, e mi piacciono moltissimo, sono durevoli e c'è una gamma di colori e finish davvero molto ampia.

- I pennelli Real techniques?

No, stesso discorso per Sigma, anche se il pennello da Stippling mi sembra molto valido. Per ora è ancora un no.

- qualcosa di TheBalm?

Ancora niente, spero di poter provare qualcosa nell'immediato ma il La Gardenia più vicino è al Centro Campania che è lontanuccio da casa mia.
 
- la Primed and Poreless Too Faced?
No, come scritto sopra non ho pori dilatati.

- il mascara They’re real! di Benefit?

Mia zia me l'ha fatto provare, francamente non l'ho trovato molto dissimile dal mio amato Ultra Tech di Kiko.

- il mascara Pupa Vamp! ?

La Pupa è un marchio che non mi entusiasma per niente.

-il mascara I love extreme di Essence?

Si, anche se gli preferisco l'ormai irreperibile Lash Mania, quello si che era un mascarone!

- i rossetti “Kate” di Rimmel?

Ne posseggo solo uno e mi piace molto, il numero 104, un rosa malva completamente opaco, che però non secca per niente le labbra.
 
- una beauty box qualsiasi?
Non amo questo genere di cose, le sorprese lasciamole alle uova di Pasqua. Poi sono dell'avviso che sia meglio scegliere con cura e in base alle proprie esigenze i prodotti, non stile random.org.
 
- una Z palette o almeno una palette per compattare e depottare?
Ne ho una che presto riempirò con tutti i miei ombretti MAC.

- Un ombretto cremoso Astra?

Ne ho 4, mi piacciono tantissimo e sono molto più versatili di quanto si immagini.

- Almeno uno smalto con effetto particolare? (es: crackle, magnetic, holo etc)

Ho provato il crackle e mi dava un effetto sciatto, le unghie con effetto magnetico non mi sono mai riuscite bene, tuttavia amo molto uno smalto olografico della GOSH che ho comprato a Londra e che utilizzo stile 'accent nail' sull'anulare.

Avete già fatto questo tag?
Sono curiosa di leggere i vostri!
Buona domenica